Efficacia terapeutica nelle diverse tipologie di pazienti
L’autorizzazione all’immissione in commercio è sostenuta principalmente dai dati provenienti da tre studi di Fase 3, ION-1, ION-2 e ION-3. Questi studi hanno valutato 8, 12 e 24 settimane di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir, con o senza ribavirina, in quasi 2000 pazienti con HCV di genotipo 1 e con malattia epatica compensata.
Riportiamo i risultati degli studi che hanno permesso la registrazione di ledipasvir/sofosbuvir (aggiornati con le ultime informazioni presentate a congressi scientifici)
Genotipo 1 – Studio ION 1
Genotipo 1 – Studio ION 2
Genotipo 1 – Studio ION 3
Genotipo 1 – Studio SOLAR 1 e 2
Genotipo 1 – Studio ERADICATE
Genotipo 3 – Studio ELECTRON
Altri studi a supporto degli studi registrativi
Genotipo 4Genotipo 5 e 6
Genotipo 1 o 4 – Studio ION 4
Età Pediatrica Studio 1116
ION-1 è stato uno studio randomizzato, in aperto, che ha valutato 12 e 24 settimane di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir con o senza ribavirina in 865 pazienti naïve al trattamento con epatite cronica di genotipo 1, compresi i soggetti con cirrosi.
Tabella 2: percentuali di risposta dello studio ION 1
LDV/SOF | LDV/SOF + RBV 12 settimane | LDV/SOF 24 settimane (n = 217) | LDV/SOF + RBV 24 settimane (n = 217) | |
SVR | 99% (210/213) | 97% (211/217) | 98% (213/217) | 99% (215/217) |
Risultati nei pazienti senza SVR | ||||
Fallimento virologico durante il trattamento | 0/2131 | 0/217 | < 1% (1/217) | 0/216 |
Recidiva2 | < 1% (1/212) | 0/217 | < 1% (1/215) | 0/216 |
Altro3 | < 1% (2/213) | 3% (6/217) | < 1% (2/217) | < 1% (2/217) |
Percentuali di SVR per sottogruppi selezionati | ||||
Genotipo | ||||
Genotipo 1A | 98% (142/145) | 97% (143/148) | 99% (144/146) | 99% (141/143) |
Genotipo 1B | 100% (67/67) | 99% (67/68) | 97% (67/69) | 100% (72/72) |
Cirrosi4 | ||||
No | 99% (176/177) | 97% (177/183) | 98% (181/184) | 99% (178/180) |
Sì | 94% (32/34) | 100% (33/33) | 97% (32/33) | 100% (36/36) |
- Un paziente è stato escluso dal braccio di trattamento LDV/SOF 12 settimane e un paziente è stato escluso dal braccio di trattamento LDV/SOF+RBV 24 settimane a causa di un’infezione da CHC di genotipo 4.
- Il denominatore per la recidiva è rappresentato dal numero di pazienti con HCV RNA < LLOQ all’ultima valutazione durante il trattamento.
- “Altro” comprende i pazienti che non hanno ottenuto una SVR e non hanno soddisfatto i criteri di fallimento virologico (ad es. persi al follow-up).
- I pazienti per cui mancava lo stato di cirrosi sono stati esclusi da questa analisi di sottogruppi.
ION-2 è stato uno studio randomizzato, in aperto, volto a valutare 12 e 24 settimane di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir con o senza ribavirina in pazienti con infezione da HCV di genotipo 1, con o senza cirrosi, nei quali era fallita una terapia precedente a base di interferone, incluse le terapie contenenti un inibitore della proteasi dell’HCV.
Tabella 3: percentuali di risposta dello studio ION 2
LDV/SOF 12 settimane (n = 109) | LDV/SOF + RBV 12 settimane (n = 111) | LDV/SOF 24 settimane (n = 109) | LDV/SOF + RBV 24 settimane (n = 111) | |
SVR | 94% (102/109) | 96% (107/111) | 99% (108/109) | 99% (110/111) |
Risultati nei pazienti senza SVR | ||||
Fallimento virologico durante il trattamento | 0/109 | 0/111 | 0/109 | < 1% (1/111) |
Recidiva1 | 6% (7/108) | 4% (4/111) | 0/109 | 0/110 |
Altro2 | 0/109 | 0/111 | < 1% (1/109) | 0/111 |
Percentuali di SVR per sottogruppi selezionati | ||||
Genotipo | ||||
Genotipo 1A | 95% (82/86) | 95% (84/88) | 99% (84/85) | 99% (87/88) |
Genotipo 1B | 87% (20/23) | 100% (23/23) | 100% (24/24) | 100% (23/23) |
Cirrosi | ||||
No | 95% (83/87) | 100% (88/88)3 | 99% (85/86)3 | 99% (88/89) |
Sì4 | 86% (19/22) | 82% (18/22) | 100% (22/22) | 100% (22/22) |
Precedente terapia anti-HCV | ||||
PEG-IFN+RBV | 93% (40/43) | 96% (45/47) | 100% (58/58) | 98% (58/59) |
Inibitore della proteasi dell’HCV + PEG-IFN+RBV | 94% (62/66) | 97% (62/64) | 98% (49/50) | 100% (51/51) |
- Il denominatore per la recidiva è rappresentato dal numero di pazienti con HCV RNA < LLOQ all’ultima valutazione durante il trattamento.
- “Altro” comprende i pazienti che non hanno ottenuto una SVR e non hanno soddisfatto i criteri di fallimento virologico (ad es. persi al follow-up).
- I pazienti per cui mancava lo stato di cirrosi sono stati esclusi da questa analisi di sottogruppi.
- Punteggio Metavir = 4 o punteggio di Ishak ≥ 5 determinato tramite biopsia epatica o punteggio FibroTest > 0,75 e (APRI) > 2.
ION-3 ha valutato 8 settimane di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir con o senza ribavirina e 12 settimane di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir in pazienti non cirrotici naïve al trattamento con epatite cronica di genotipo 1.
Tabella 4: percentuali di risposta dello studio ION 3
LDV/SOF 8 settimane (n = 215) | LDV/SOF + RBV 8 settimane (n = 216) | LDV/SOF 12 settimane (n = 216) | |
SVR | 94% (202/215) | 93% (201/216) | 96% (208/216) |
Risultati nei pazienti senza SVR | |||
Fallimento virologico durante il trattamento | 0/215 | 0/216 | 0/216 |
Recidiva1 | 5% (11/215) | 4% (9/214) | 1% (3/216) |
Altro2 | < 1% (2/215) | 3% (6/216) | 2% (5/216) |
Genotipo | |||
Genotipo 1A | 93% (159/171) | 92% (159/172) | 96% (165/172) |
Genotipo 1B | 98% (42/43) | 95% (42/44) | 98% (43/44) |
- Il denominatore per la recidiva è rappresentato dal numero di pazienti con HCV RNA < LLOQ all’ultima valutazione durante il trattamento.
- “Altro” comprende i pazienti che non hanno ottenuto una SVR e non hanno soddisfatto i criteri di fallimento virologico (ad es. persi al follow-up).
Genotipo 1 (Studio SOLAR 1 e 2) Pazienti con cirrosi scompensata e sottoposti a trapianto di fegato
L’approvazione è stata supportata anche dai dati preliminari degli studi clinici SOLAR-1, che ha valutato pazienti difficili da trattare con cirrosi scompensata e pazienti sottoposti a trapianto di fegato. SOLAR-1, è stato duplicato dal trial SOLAR-2, con disegno analogo, ma che ha visto coinvolti pazienti europei, australiani canadesi e neozelandesi, al contrario del SOLAR-1 effettuato solo negli USA. Negli studi SOLAR sono state valutate sette popolazioni di pazienti (pazienti con cirrosi scompensata [Child Pugh Turcotte - CPT - B e C] pre-trapianto; post-trapianto, senza cirrosi; post-trapianto, CPT A; post-trapianto, CPT B; post-trapianto, CPT C; post-trapianto, epatite colestatica fibrosante (Fig.2)
Figura 2: Trial SOLAR 1 e 2
Gli studi SOLAR-1 e 2 hanno mostrato risultati sovrapponibili: i pazienti con cirrosi scompensata (CPT B e C) trattati con un regime terapeutico di 12 settimane con ledipasvir/sofosbuvir + ribavirina hanno avuto un tasso globale di SVR12 del 85 % (n = 48/56 e 36/43;) (Fig.3). Nei pazienti post-trapianto di fegato senza malattia epatica scompensata, i tassi di SVR12 sono stati superiori al 95% (n = 78/81) e nei pazienti con epatite colestatica fibrosante sono stati del 100% (n = 4/4). Da notare come, aumentando la durata della terapia a 24 settimane, non si ottenessero dei miglioramenti significativi in termini di efficacia. Il profilo di sicurezza del trattamento, anche considerando la severità della malattia epatica dei pazienti studiati, è risultato molto buono, con circa il 3-4% di interruzioni di terapia dovute a eventi avversi legati ai farmaci.
Figura 3: Efficacia terapeutica in pazienti con cirrosi scompensata valutati negli studi SOLAR 1 e 2
Genotipo 1 (Studio ION 4 e ERADICATE) Pazienti co-infetti da HIV
L’efficacia e sicurezza dell’uso di ledipasvir/sofosbuvir nei pazienti con coinfezione HIV/HCV sono state valutate in uno studio di fase 3 (ION-4) effettuato su 335 pazienti coinfetti di genotipo 1 e 4. I pazienti erano controllati per quanto riguarda l’infezione HIV grazie ad una terapia antiretrovirale (ARV) a base di Tenofovir/Emtricitabina in combinazione con altri farmaci (Efavirenz, Raltegravir, Rilpivirina). I pazienti trattati per 12 settimane con ledipasvir/sofosbuvir ottenevano l’eradicazione dell’infezione HCV (SVR12) nel 96% dei casi (n=321/335). La presenza di cirrosi o fallimento a terapie precedenti non modificavano significativamente l’efficacia della terapia (SVR12=94-97%,) (Fig.4).
Figura 4: Efficacia terapeutica in pazienti con coinfezione HIV/HCV riscontrata nello studio ION-4
La terapia a base di ledipasvir/sofosbuvir mostrava un’ottima compatibilità con i concomitanti trattamenti ARV; in nessun caso si registravano riattivazioni HIV o si rendevano necessarie modifiche alla terapia ART.
Lo studio ERADICATE, ha valutato 50 pazienti con HCV di genotipo 1, co-infetti da HIV, trattati e non con terapia ARV. L’endpoint primario era la SVR12. Lo studio clinico ERADICATE ha mostrato che 49 dei 50 pazienti (98%;) (Fig 5) ottenevano una SVR a 12 settimane post-trattamento. Come nel trial ION-4, nessun paziente aveva interrotto la terapia per eventi avversi o aveva dovuto modificare le combinazioni di farmaci ARV.
Figura 5: Efficacia terapeutica in pazienti con coinfezione HIV/HCV riscontrata nello studio ERADICATE
Genotipo 3 – Studio ELECTRON 2
Lo studio clinico ELECTRON-2, uno studio di Fase 2 condotto in aperto, ha fornito dati preliminari sui pazienti mai trattati con o senza cirrosi, con infezione da HCV di genotipo 3. I pazienti sono stati trattati con ledipasvir/sofosbuvir (n = 25) o ledipasvir/sofosbuvir + ribavirina (n = 26) per 12 settimane. Le percentuali di SVR12 sono state rispettivamente del 64% (16/25) e 100% (26/26) nei gruppi di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir e ledipasvir/sofosbuvir + ribavirina.
Recentemente sono stati presentati anche i dati del braccio di ELECTRON-2 che ha valutato il trattamento con ledipasvir/sofosbuvir + ribavirina di pazienti con GT3 che avevano fallito precedenti terapie a base di interferone. Sono stati inclusi 50 pazienti (22 cirrotici), trattati per 12 settimane con ledipasvir/sofosbuvir + ribavirina; l’eradicazione dell’infezione è stata ottenuta nel 82% dei casi (n=41/50), con SVR12 del 89% (25/28) nei non cirrotici e del 73% (16/22) dei cirrotici.
L’efficacia e sicurezza di ledipasvir/sofosbuvir nel genotipo 4 sono state valutate in uno studio multicentrico effettuato in Francia. Sono stati arruolati 44 pazienti GT4 (una metà mai trattati, 10 cirrotici) che hanno ricevuto ledipasvir/sofosbuvir per 12 settimane. La percentuale di SVR globale ottenuta (n = 41/44; 93%) era indipendente dal precedente fallimento terapeutico (n = 20/22; 91%) o dalla presenza di cirrosi (n = 10/10; 100%) (Fig 6).
Figura 6: Efficacia terapeutica in pazienti con infezione da HCV Genotipo 4 trattati con ledipasvir/sofosbuvir
Questi risultati confermano quanto ottenuto nello studio SYNERGY, condotto negli USA, in cui il 95% (n = 19/20) dei pazienti trattati con lo stesso schema terapeutico otteneva una SVR12.
Anche se poco rappresentati in Italia ed in Europa, il genotipo 5 e 6 hanno un peso epidemiologico importante in altri continenti come ad esempio in Asia; il trattamento di 12 settimane con ledipasvir/sofosbuvir ha portato una SVR12 nel 95% (39/41;) (Fig 7) dei pazienti con GT5 e nel 96% (n = 24/25) pazienti con GT6, confermando, anche in questo caso, un eccellente profilo di sicurezza (nessuna interruzione di terapia per eventi avversi relati ai farmaci).
Figura 7: Efficacia terapeutica in pazienti con infezione da HCV Genotipo 5 trattati con ledipasvir/sofosbuvir
Adulti con co-infezione HCV/HIV genotipo 1 o 4. Studio ION-4
Si tratta di uno studio clinico in aperto, di fase 3, in cui 335 pazienti con genotipo 1 o 4 e con co-infezione da HIV sono stati trattati per 12 settimane con ledipasvir-sofosbuvir.
55% dei pazienti inclusi nello studio avevano avuto un precedente fallimento terapeutico a un trattamento anti HCV (PEG-IFN + ribavirina ± un inibitore della proteasi dell’HCV o sofosbuvir + ribavirina ± PEG-IFN), il resto dei pazienti era naive al trattameto anti HCV.
Il 20% dei pazienti inclusi nello studio presentava una cirrosi compensata, il resto dei pazienti era non-cirrotico.
Tutti i pazienti in studio erano stabilmente in terapia (HIV RNA <50 copies/mL; CD4 cell count >100 cells/mm3) secondo i seguenti schemi HAART:
Tenofovir-emtricitabine-efavirenz n=160 (48%)
Tenofovir-emtricitabine-rilpivirine n=29 (9%)
Tenofovir-emtricitabine + Raltegravir n=146 (44%)
I risultati di SVR12 sono stati i seguenti:
Nessun paziente ha avuto un rebound virologico dell’HIV. Nessun paziente ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.
Se ne può concludere che, ledipasvir/sofosbuvir con terapie di 12 settimane, portano ad elevati tassi di SVR12, in pazienti co-infetti HIV/HCV di genotipo 1 o 4.
Nel complesso dagli studi ION 1-4 derivano i seguenti risultati:
SVR complessiva in pazienti mono infetti e co-infetti HIV/HCV per i GT1 trattati con LDV/SOF per 12 settimane
SVR12 con precedente trattamento e stato di cirrosi
Con risposta paragonabile tra mono- e co-infetti HIV/HCV indipendentemente dallo stadio di fibrosi e storia di trattamento.
Lo studio 1116 ha valutato 12 settimane di trattamento con ledipasvir/sofosbuvir una volta al giorno negli adolescenti con HCV di genotipo 1, naïve al trattamento o con precedente fallimento, senza cirrosi o con cirrosi compensata. Il tasso di SVR12 era stato del 98% complessivamente (98/100), sebbene nessun soggetto avesse fallito (due soggetti sono stati persi per il follow-up).
Figura 8: tassi di SVR - High Rate of SVR in Adolescents Treated With the Combination of Ledipasvir/Sofosbuvir - Kathleen Schwarz et al. - EASL 2016
Gli eventi avversi sono stati coerenti con quelli osservati negli studi clinici di ledipasvir/sofosbuvir negli adulti. Le reazioni avverse più comuni (≥10 per cento, tutti i gradi) osservate sono state stanchezza, mal di testa e astenia.