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Trapiantati di fegato e assunzione di cardo mariano

DOMANDA
Ho sentito parlare di cardo mariano del Realsil, del thè verde, del Ginko Biloba, degli acidi grassi Omega 3 del Triolip 1000, della vitamina E, la vitamina C e del coenzima Q10. Nel caso di mio padre questi "antiossidanti" potrebbero avere degli effetti benefici? Ci possono essere delle controindicazioni nell'uso degli stessi? Quale tra questi è il più efficace, in quale forma sarebbe meglio somministrarlo e con quale posologia? Si tratta di integratori compatibili con una terapia antivirale come quella sopra descritta? Le verdure sono degli antiossidanti? Quali in particolare?

RISPOSTA
Non è facile rispondere esaustivamente alla sua domanda gli integratori che lei cita sono stati implicati in numerosi lavori singolarmente ed hanno dimostrato una capacità generica antiossidante ed una buona capacità di intevenire nei processi proinfiammatori cellulari riducento la catena proinfiammatoria. Non esistono però lavori specifici in trial randomizzati e controllati in cui uno o più di questi composti abbia dimostrato un aumento della sopravvivenza o della diminuzione della morbilità e mortalità se somministrati a pazienti epatopatici. Il vantaggio di questi prodotti è che sono praticamente privi di controindicazioni e perciò ben sopportati da qualsiasi paziente. Sono compatibili con qualsiasi altra terapia farmacologica e vengono generalmente assunti in associazione fra di loro non continuativamente ma a cicli (tipo 2 mesi si uno no). Tutte le verdure contengono degli antiossidanti naturali, e questo il motivo che le linee guida per una sana alimentazione consigliano di assumere due-tre porzioni al giorno di verdure sia crude che cotte

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