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Consigli nutrizionali

Egr. dottor Fadda,
vorrei cortesemente chiederle un parere in merito
a degli antiossidanti.Premetto che ho una gastrite cronaca che non
mi ha mai dato grossi problemi, se non un senso di gonfiore
addominale e leggeri brontolii di stomaco.Ora, 15 gg fà ho iniziato
a prendere un prodotto antiossidante ( 1 capsula al gg
di \"oxidote\",contenente
L-cisteina, L-glutatione, stereato di magnesio, sodio chelato e
vit.A/C/D),ma dopo circa 7gg ho interrotto x dei forti disturbi di
stomaco.Insieme a questo prodotto, prendevo anche 1 capsula al gg di
melatonina e sono un consumatore abituale di tè verde (1lt al gg
circa).L\' omeopata, da me interpellato, mi ha detto che questo prodotto
(Oxidote), insieme ad un elevato consumo di tè, \"potrebbe\" aver
risvegliato la gastrite, di sospenderlo e di usarne un\'altro (
Selenox, contenente Uncaria tomentosa, Ginkgo biloba, vit.e,Selenio-
Metionina), integrandolo con 1 capsula di ( Kutkin & Silymarin,
estratto di picrorrhiza Kurroa, polvere di Silybum Marianum e vari
stabilizzanti e antiagglomeranti.Concludendo, i problemi sono
diminuiti ma il brontolio di stomaco persiste ( mi sveglio in piena
notte ), e durante il giorno mi procura notevoli disagi ( aerofagia
e meteorismo), anche mangiando spesso come faccio di solito non
basta. Gentilmente le chiedo se é a conoscenza di un prodotto
naturale che faccia al caso mio, e non contrasti con la mia
patologia di HCV+. Ringraziandola, mi scuso x la prolissità.
R.D.

Risposta:

Egr. sig. Rossini,
è difficile dare una risposta al suo quesito, in quanto effettivamente questi
integratori possono dare degli effetti a livello gastrointestinale che
generalmente cessano con la sospensione o riduzione dell\'integratore. Per di
più questi integratori sono sempre delle associazioni di vari principi attivi
e diventa molto difficile capire quale è il principio attivo responsabile del
problema. Quelli che cita lei, l\'uncaria, il sylibum e la pricorriza hanno
degli effetti fondamentalmente antinfiammatori, la ginko di stimolazione
cellulare, e l-cisteina, l-glutatione e le vitamine azione antiossidante.
Anche se ho sempre personalmente ritenuto gli integratori naturali di questo
genere fondamentalmente utili in questo tipo di patologie, è necessario
essere consapevoli che alcun studio randomizzato controllato ha mai
dimostrato una reale differenza di mortalità o morbilità fra pazienti che
assumono o non assumono questi integratori.
Se fossi in lei continuerei ad assumerli a cicli scegliendone uno, fra i
molti in commercio, che non mi rechi particolari effetti collaterali.
Cordiali saluti
Maurizio Fadda


Alla cortese att.ne del dr.Fadda.

Sto cercando di capire -sotto il profilo alimentare- che
implicazioni possono aver avuto nel contesto di un improvviso
innalzamento delle transaminasi in portatore di EPATITE C
(600 GPT /175 AST / 154 GT) ALT dopo un settennio di
quiete/normalità (primo e ultimo picco nel \'95) le seguenti
variazioni alimentari/farmacologiche:

1) assunzione di 1 capsula/giorno di PROSTASAN (prodotto svizzero a
base di SABALA SERRULATA / SERENOA REPENS) contro iniziale
ipertrofia prostatica (ciclo di 3 +3 mesi, iniziato verso marzo \'92)
. Anche in precedenza un prodotto similare era già stato da me
sporadicamente assunto. 2) riso bollito al timo diverse volte alla
settimana condito con olio di oliva (1 cucchiaio di timo in polvere
messo 10\' prima di fine cottura del riso) Consigliato dal dietista
contro fermentazione intestinale. 3) Cicli di ARVENUM 300 contro
episodi emorroidali nei mesi precedenti 4) Vaccinazione
antiinfluenzale 15gg. prima del picco delle transaminasi. (per me
questa è la vera causa) 5) Nessun altro farmaco che ricordi, salvo
una capsula7die da 10 mg di OMEPRAZOLO contro reflusso gastro-
esofageo in atto da 3 anni ca.

Mi si dice anche, non so se è vero, che in situazione di equilibrio
precario basta una bustina di Aulin o una compressa di Aspirina per
risvegliare il virus. E\' vero questo? Ed a questo punto il
trattamento con INT + Ribavirina non te lo leva nessuno...!
P.M.

Risposta


dalla descrizione dei prodotti assunti e dalla dieta, non mi sembra emergano
particolari \"colpevolezze\". La sabala serrulata/serenoa repens detta
comunemente palmetto è utilizzata da molti anni in fitoterapia per la cura
della ipertrofia prostatica benigna, l\'arvenum è un flavonoide contro la
fragilità capillare, e per questi due prodotti non esiste in letteratura
riscontro che possano aumentare le transaminasi, lo stesso dicasi per il timo.
Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale e la possibilità che anche
piccole quantità di altri farmaci possano avere un effetto epatotossico,
penso che l\'epatologo sia miglior giudice di me.
Cordiali saluti

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