Dieta bilanciata
Domanda:
gent.mo dottore Fadda, sono una signora di 60 anni affetta da epac c (
scoperta circa 6 anni fa casualmente), non ho fatto e non faccio nessuna
cura
specifica, tengo solo monitorate le transaminasi e faccio una ecografia
epatica annuale. Il medico continua a dirmi che non devo rispettare nessuna
dieta ma devo evitare in modo assoluto solo gli alcolici. Ma in alcune
riviste specializzate ho letto che e' importantissima la dieta da seguire
per
gli affetti da epatite.
Se e' cosi' vuole prescrivermi la dieta giusta?
l'ecografia evince un fegato nella norma ma affetto da lieve steatosi, le
mie transaminasi sono al doppio del valore normale ed io sono abbastanza
grassa ( circa 90chili per m..1.65 di altezza) e non scherzo dicendole che
mi
nutro come un uccellino. Qui a palermo non esiste un centro in cui
ricoverasi
per l'obesita' e le varie visite dietologiche non ottengono benefici vari.
Esiste una dieta che vada bene per il fegato e per l'obesita' ? Le sarei
veramente grata se vorra' darmi i giusti consigli o indirizzi
Risposta:
è molto vero quello che sostiene il suo medico che nella epatite c senza
ulteriori problematiche non si deve fare alcuna dieta a parte l'alcool., ma
è
anche vero che il suo peso per la sua altezza è eccessivo, risultando il suo
Indice di Massa Corporea di 33, quando la normalità è di 25, quindi è
necessario per lei ridurre il peso corporeo, sia per evitare problemi che
potrebbero insorgere in seguito, osteoarticolari, cardiaci, sia per ridurre
la steatosi epatica.
E' però anche vero che prescrivere una dieta senza conoscere e vedere il
paziente è la cosa meno professionale che esista.
Io le posso consigliare di fare molta attività fisica aerobica sotto forma
di
camminate e bicicletta o cyclette almeno 3 volte alla settimana partendo da
20 minuti per arrivare a regime ad un ora.
Le posso anche dare un esempio di dieta bilanciata a 1200 calorie
ricordandole che potrebbe avere dei risultati non ottimali perchè a terapia
dietetica, come tutte le terapie, deve essere valutata sul paziente.
Latte scremato gr 200
Carne magra gr 150
Pasta 70 gr
pane comune 120 gr
formaggio 100 gr alla settimana
uova 1-2 alla settimana
olio 20 gr (2 cucchiai)
frutta 200 gr
verdura 300gr
Le quantità si intendono al giorno se non diversamente specificato.
Proteine 65 - Lipidi 35 - Glucidi 165 Calorie 1200 Calcio 572 mg
Sono a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento
Cordiali saluti
Domanda:
sono in terapia con alfaferone e ribavirina da 4 mesi. Vorrei sapere se sia
lecito pensare che un cambiamento della percezione dei gusti ed una reazione
allergo-simile (senso di gonfiore, prurito ecc.) ad un'ora circa
dall'assunzione della ribavirina, possa essere ad essa imputabile. Noto
inoltre che le reazioni sono più o meno intense, a seconda dei cibi assunti,
nonostante i parametri di funzionalità epatica siano tutti nella norma.
Risposta:
non sono a conoscenza di fenomeni che riguardano l'alterata percezione dei
gusti in pazienti che assumono ribavirina.
Esiste invece una letteratura sull'alterazioni dei gusti e dell'olfatto in
pazienti che fanno terapia con interferone. E' uscita recentemente una
review
di Nores, Olfactory disorders due to medications: analysis and review of the
literature. Rev Med Int. Novembre 2000 in cui cita l'interferone come un
farmaco che può provocare disordini a livello del gusto e dell'olfatto.
Esiste poi un altro lavoro (De Boer. Longitudinal study of the quality of
life of symptomatic HIV-infected patient in a trial of zidovudine versus
zidovudine and interpheron alpha. AIDS 1993)in cui i pazienti hanno
presentato importanti alterazioni del gusto.
Esiste poi una letteratura sulle reazioni allergiche cutanee dei pazienti in
trattamento in ribavirina e alfaferone (Sookoian, High prevalence of
coutaneus reaction to interferon alfa plus ribavirin combination terapy in
patients with cronic hepatitis C virus. Arch dermatol Agosto 1999. Manjon-
Haces. Adverse coutaneus reaction to interpheron alpha 2b plus ribavirin
therapy in patients with cronic hepatitis C virus. Acta Derm Venereol.
Luglio
2001)ma la valutazione e la cura di queste reazioni allergiche non è certo
il
mio campo e deve rivolgersi al suo epatologo.