Nutrizione: birra analcolica e funghi
Gentile dott. Fadda,
vorrei sapere se la birra analcolica lo è veramente, e se sì, in che
quantità può essere consumata da un paziente cirrotico compensato
Child A6. Glielo chiedo perché ho notato che le etichette non sono
tutte uguali: alcune riportano semplicemente la scritta"analcolica",
altre aggiungono "0,0% di alcol", ma altre in piccolo riportano "0,
5% di alcol". Altra domanda: è vero, come comunemente si dice, che i
funghi fanno male al fegato? Un grazie di cuore.
F.F.
>Gent.ma sig.ra
l'ecquivoco sulla birra analcolica deriva dal decreto legge del 1992 che ne
regola la materia, e che stabilisce che possa chiamarsi analcolica la birra
avente un grado alcolico in volume inferiore a 1,2 gradi, questo fa si che
non tutte le birre analcoliche siano prive di alcool ma solamente quelle
riportanti in etichetta: contenuto di alcool 0,0; queste sono anche le uniche
birre che dovrebbe consumare una persona con problemi epatici.
Riporto per curiosità che attualmente sta girando sulla rete la leggenda
metropolitana che la birra analcolica viene prodotta con luppolo e malto
geneticamente modificati e che questo provocherebbe nei bevitori della stessa
le malattie più varie. Questa affermazione è totalmente priva di fondamento
scientifico e non è ancora stata assolutamente riportata in letteratura.
I funghi, naturalmente quelli commestibili e non quelli velenosi, non fanno
assolutamente male al fegato anzi alcuni funghi soprattutto di origine
orientale (Maitake, Agaricus Blazei, e la famosa Sylmarina)ed alcuni
componenti derivati dai funghi (aucubina, caltapolo, gardenoside) vengono
periodicamente utilizzate nei trial di ricerca in quanto pare possano
contenere dei componenti con attività di epatoprotezione e di riduzione della
carica virale nei pazienti con epatite.
Purtroppo la letteratura è ancora scarsa di dati obiettivi al riguardo
Cordiali saluti