Storia naturale (infezione acuta e cronica)
L'epatite C è caratterizzata da un'elevata percentuale di forme asintomatiche. 1
Clinicamente, nella maggioranza dei casi, l'inizio della malattia è asintomatico: infatti solo pochissimi pazienti affetti da epatite cronica C ricordano l'esordio dell'infezione, mentre la maggioranza di essi non sa di essere infetta e solo per caso viene a conoscenza del proprio stato. L'episodio acuto clinicamente evidente, che come detto non è molto frequente, si può caratterizzare dalla comparsa di ittero, sensazione di malessere e stanchezza oltre ad un importante aumento delle transaminasi.
I sintomi si possono presentare dopo due o tre mesi dall'infezione, in corrispondenza del picco delle transaminasi e della comparsa dell'HCV-RNA. 1, 2
Infezione acuta
Dopo l'episodio acuto,in alcuni casi (20-30%) si verifica la guarigione con la scomparsa di HCV-RNA e la normalizzazione delle transaminasi. In altri casi dopo una apparente remissione che dura alcuni giorni o alcune settimane si osserva di nuovo un aumento delle transaminasi. 1, 2
Il criterio fondamentale per considerare il soggetto guarito è la persistente negativizzazione di HCV-RNA per almeno 6 mesi. Nei soggetti guariti la presenza di anticorpi Anti-HCV può persistere per anni o anche per sempre. 3
Negli altri casi, superato l'episodio acuto vi è l'evoluzione verso la fase cronica: il soggetto resta HCV-RNA positivo e le transaminasi possono essere fluttuanti o persistentemente normali. 1, 2, 3
Infezione cronica
L'epatite cronica da HCV molto spesso è accompagnata da una sintomatologia aspecifica comprendente, con elevata frequenza, uno stato di fatica, dolori muscolari e malessere persistenti indipendenti dalla severità del danno epatico. 1
Viene riportata in alcuni casi anche la presenza di depressione e ansia generalmente non attribuibili al modo di acquisizione dell'infezione o alla gravità del danno epatico (per maggiori dettagli sui sintomi e diagnosi clicca qui).
Solo recentemente si sta iniziando ad attribuire una parziale interpretazione fisiopatologica a questi sintomi, ipotizzando che ci sia un meccanismo virale diretto nella determinazione dei disturbi neuropsichici. 4
Il 20-30% dei pazienti con epatite cronica nel giro di 10-30 anni progredisce verso la cirrosi e la progressione può essere favorita da alcuni fattori di rischio come l'obesità, l'età, la steatosi epatica, il consumo di alcol e la menopausa. 1
La cirrosi epatica può complicarsi con le manifestazioni cliniche dell'ipertensione portale come ascite (accumulo di liquido nell'addome), varici (vene dilatate a livello esofago-gastrico a rischio di rottura), ittero (aumento della bilirubina con colorazione giallastra di cute e sclere), e una sindrome da deficit cognitivo conosciuta come encefalopatia epatica. Inoltre la cirrosi epatica è il principale fattore di rischio per l'insorgenza di epatocarcinoma (HCC), ovvero il tumore primitivo del fegato. 2
Si tratta dunque di una condizione grave e che in molti casi, estremamente avanzati, trova nel trapianto di fegato l'unica soluzione.
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Bibliografia
- WHO – Hepatitis C - http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs164/en/
- Indicazioni pratiche per un modello di gestione condivisa tra Medico di Medicina Generale e Specialista Epatologo del paziente con epatite cronica da virus dell’epatite B e virus dell’epatite C – AISF, SIMG, Maggio 2015
- DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELL’INFEZIONE DA VIRUS DELL’EPATITE C: Applicazioni nella Pratica Clinica – AISF http://www.webaisf.org/media/10202/capitolo_diag_ostica_moleco.pdf
- Chronic hepatitis C virus infection and neurological and psychiatric disorders: An overview – Adinolfi et al. – World Journal of Gastroenterology - 2015