La coinfezione HCV - HBV
Nei soggetti con un rischio elevato di infezioni parenterali non è raro che sia presente una doppia infezione (coinfezione) del virus dell'epatite B (HBV) e del virus dell'epatite C (HCV) poiché la modalità di trasmissione dei due virus è analoga, tale diffusione è comune soprattutto nelle aree altamente endemiche.
Sembra che l'interferenza tra i due virus più frequentemente si caratterizzi per una inibizione della replicazione del virus HBV esercitata da HCV.
Rispetto ai pazienti monoinfetti, chi presenta l'infezione HBV e HCV correlata tende ad avere un danno epatico più grave, una più alta probabilità di cirrosi epatica e di scompenso oltre ad una più alta incidenza di carcinoma epatocellulare.
Nei pazienti con infezione da HCV dominante e un basso livello di viremia di HBV, l'uso dell'Interferone con la Ribavirina ha dimostrato delle buone percentuali di risposta come nel trattamento dei pazienti monoifetti da HCV.
Tuttavia per un fenomeno di interferenza reciproca dei due virus può accadere, una maggior replicazione del virus B anche con alterazioni importanti della funzionalità epatica.
Al momento attuale per pazienti con confezione attiva HBV/HCV, il regime ottimale per la terapia rimane poco chiaro, anche se sembra ragionevole aggiungere alla terapia per il trattamento dell'epatite C anche gli analoghi nucleos(t)idici per controllare anche la replicazione del virus B.