Tatuaggi e piercing
Da Modena la conferma: Aumentano rischi di epatite C
Anellini e palline di metallo sfoggiati su naso, labbra, lingua e pancia da molti giovani possono rappresentare una seria insidia per la salute. 'La moda del piercing, insieme a quella dei tatuaggi, e' fra le cause piu' frequenti di infezioni da epatite C nei giovanissimi. Spesso, infatti, queste pratiche vengono eseguite con strumenti non sterili e in ambienti non sicuri. Dunque dobbiamo dire ai nostri ragazzi che questa moda e' una fonte di rischio e puo' compromettere seriamente la loro salute'. Parola di Carmen Vandelli, del Dipartimento integrato di medicina e specialita' mediche dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia, che invita genitori e ragazzi a fare attenzione al pericolo-piercing, a margine della presentazione della campagna 'L'epatite C'e', al via da ottobre in tutta Italia.
'Il problema sta proprio nel fatto che alcuni ambienti sono privi delle necessarie garanzie. Per questo ho vivamente sconsigliato anche a mio di figlio di sperimentare un piercing o un tatuaggio', sottolinea l'esperta, ricordando l'impressione suscitata dalla morte, qualche anno fa, di una giovane siciliana per un'epatite fulminante proprio dopo un piercing. 'Questa comunque non e' l'unica fonte di rischio spesso dimenticata - aggiunge l'esperta - Anche manicure o pedicure eseguite con strumenti non sterilizzati o usa e getta presentano un pericolo di contagio'. C'e' poi lo scambio di siringhe.
'Ancora oggi molti giovani tossicodipendenti si infettano in questo modo - ricorda Massimo Colombo, direttore della Divisione di gastroenterologia della Fondazione Irccs Policlinico di Milano - tanto che si calcola che, entro tre mesi, chi si droga rischia il contagio per questa via'.