Screening dell’epatite C, “buona la prima”. Nel 2025 nuova campagna per altre classi d’età
Si concluderà il prossimo 31 dicembre la campagna di screening per l’epatite C, rivolta ai nati tra il 1969 e il 1989, che in Veneto ha visto più di 250 mila partecipanti.“Quando l’abbiamo fatta la volta scorsa, la campagna ha avuto un grande successo e ha aderito il 90% delle persone – le parole di Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss2 -. Stiamo ancora attendendo quanti aderiranno adesso, ma anche stavolta c’è una buona adesione“.
Benazzi ha chiarito che è ancora presto per fare una stima conclusiva sulla percentuale degli aderenti, ma intanto è già stata presa la decisione di avviare nel 2025 una nuova campagna.
“Avvieremo una campagna riguardante le altre classi di età più giovane – ha chiarito -. Arriverà una lettera a casa e poi la gente, volontariamente, deciderà se aderire”.
Intanto sono state recapitate le lettere, da parte dell’azienda sanitaria Ulss 2, a chi non ha ancora aderito alla campagna attuale, per ricordare questa possibilità. Come si legge in questa lettera, l’epatite C è una malattia che “si trasmette attraverso il contatto di ferite, anche lievi, con sangue infetto”.
“In condizioni igieniche non controllate, tatuaggi, piercing, procedure sanitarie sono situazioni a rischio”, si legge ancora, e “l’unico modo di saperlo è fare il test”, trattandosi di una malattia che può “rimanere silenziosa per anni”.
Fonte: qdpnews.it