Nuovi dati mettono in luce l'attività anti-HCV dell'inibitore orale della proteasi VX-950 per l'epatite C attualmente in sperimentazione
VIENNA, Austria, April 26 /PRNewswire/ --
- I risultati saranno presentati al 41degrees Congresso Annuale della European Association for the Study of the Liver (EASL)
Vertex Pharmaceuticals Incorporated (Nasdaq: VRTX) ha annunciato oggi che, in occasione del 41degrees Congresso annuale della European Association for the Study of the Liver (EASL) a Vienna, i ricercatori presenteranno nuovi dati a supporto dello sviluppo clinico dell'inibitore orale VX-950 della proteasi per il virus dell'epatite C (HCV, attualmente in sperimentazione e sviluppato per il trattamento dell'epatite C. Giovedì 27 aprile saranno presentati due abstract basati su uno studio clinico originariamente condotto nel 2005.
Nella prima presentazione i ricercatori prenderanno in rassegna i dati di follow up a lungo termine sulla sequenza virale che dimostrano come nei pazienti che hanno assunto dosi di VX-950 come unico agente per 14 giorni, ovvero un periodo di trattamento subottimale, il virus wild-type ha soppiantato le varianti emergenti dal trattamento e che si potrebbe riacquistare la sensibilità verso futuri regimi terapeutici che comprendono il VX-950. Nella seconda presentazione, i ricercatori descriveranno i risultati di un'analisi genomica completa che suggerisce che con il trattamento al VX-950 si potrebbe ripristinare il livello di espressione dei geni sensibili. Sabato 29 aprile sarà resa un'altra presentazione orale dell'ultimo minuto. Considerati nel loro insieme, questi risultati danno un forte sostegno al proseguimento della sperimentazione del VX-950 per il trattamento dell'epatite C.
"I dati dei primi studi clinici sono uniformi nell'indicare una rapida e drammatica riduzione della carica virale nei pazienti trattati con VX-950, con una buona tollerabilità," ha affermato John Alam, M.D., EVP, Medicines Development, e Direttore Sanitario di Vertex. "Siamo lieti di condividere i risultati delle approfondite analisi sull'espressione dei geni e sulla sequenza virale dell'HCV con la comunità medico-scientifica e di discutere insieme sulle implicazioni dei nostri rilievi per i futuri studi clinici."
Analisi della sequenza virale
Nell'analisi presentata in precedenza e riferita ad uno studio clinico sul VX-950 somministrato come agente unico completato nel 2005, le varianti del virus sono state identificate dopo 14 giorni di somministrazione della terapia a base di solo VX-950. Tali varianti virali mostravano livelli di sensibilità al VX-950 diversi a seconda dell'esposizione al plasma del VX-950 e osservata durante i 14 giorni di somministrazione. Nel corso di una presentazione orale alla EASL dal titolo "Proteasi NS3 per l'HCV wild-type riemerge al follow-up dopo 14 giorni di somministrazione di VX-950 in pazienti affetti da HCV di genotipo 1," i ricercatori descrivono i risultati sulla sequenza dell'RNA del virus dell'epatite C secondo cui attenendosi alla terapia per 14 giorni con l'agente unico, la popolazione virale, entro tre-sette mesi, ritornava ad essere wild-type in modo predominante, ovvero del fenotipo virale presente prima del trattamento.
I rilievi di questo studio suggeriscono che le varianti del virus associate alla diminuzione di suscettibilità al VX-950 possano aver ridotto la fitness replicativa nei pazienti. Lo studio suggerisce inoltre che alcuni pazienti affetti da virus dell'epatite C e trattati con monoterapia di VX-950 per 14 giorni, un periodo di trattamento subottimale, potrebbero riacquistare la sensibilità al VX-950 e che il fallimento della terapia potrebbe non compromettere le altre opzioni terapeutiche.
Analisi dell'espressione dei geni
In una presentazione a poster intitolata "L'attività anti-virale di VX-950 risolve l'espressione di una firma genetica associata al virus HCV," i ricercatori di Vertex descrivono dati che suggeriscono una normalizzazione dell'espressione dei geni nelle cellule periferiche del sangue nei pazienti affetti da epatite C che rispondono al trattamento VX-950 con livelli simili a quelli dei pazienti sani e non contagiati dal virus. Nell'analisi dell'espressione dei geni i ricercatori hanno identificato 258 geni la cui espressione è differenziata nel quadro dell'infezione cronica da HCV, inclusi un elevato numero di geni associati alla risposta virale, alla difesa cellulare e immunitaria. Nei pazienti in cui si è ottenuta la riduzione massima del RNA di HCV nel plasma dopo i 14 giorni di somministrazione, si sono osservati livelli sostenuti di espressione genica sensibile all'interferone nelle cellule periferiche del sangue.
Ultim'ora: Studio combinato di Fase Ib
La presentazione orale dell'ultimo minuto intitolata "Primi risultati di uno studio quattordicinale dell'inibitore della proteasi VX-950 per il virus dell'epatite C combinato con il peginterferone-alfa-2a" avrà luogo sabato 29 aprile da parte di Henk W. Reesink, M.D., Professore Associato di Medicina all' Academic Medical Center di Amsterdam. Nel rispetto delle regole d'embargo stabilite per la conferenza EASL, questi dati verranno resi pubblici contestualmente alla presentazione alle ore 5:30 pomeridiane del fuso orario centro-europeo (11:30 del mattino dell'ora legale della costa est) sabato 29 aprile.
Cenni sull'epatite C
L'epatite C è una patologia del fegato causata dal virus dell'epatite C che si rileva nel sangue degli individui affetti da questa malattia. L'epatite C, un grave problema della sanità mondiale che colpisce oltre 3 milioni di persone negli Stati Uniti e 170 milioni di persone nel mondo, si diffonde attraverso il contatto diretto con il sangue degli individui contagiati. Sebbene molte persone affette da epatite C non manifestino alcun sintomo, altre possono manifestare una sintomatologia caratterizzata da ittero, dolori addominali, affaticamento e febbre.
La presenza di epatite C aumenta significativamente il rischio di sviluppare a lungo termine patologie e infezioni epatiche croniche, cirrosi o di decesso. L'onere della patologia epatica associata all'infezione da HCV è in aumento e le terapie attuali offrono un beneficio nel tempo solo al 50% circa dei pazienti con affetti da HCV di genotipo 1, il ceppo più diffuso del virus. I nuovi composti specifici per l'HCV attualmente in fase di sviluppo clinico hanno il potenziale per aumentare la percentuale di pazienti che potrebbero eliminare il virus.
Cenni su VX-950
VX-950 è un inibitore orale, attualmente in fase di sperimentazione, della proteasi per il virus dell'epatite C, ovvero un enzima essenziale per la replicazione virale. All'inizio del 2006, Vertex ha riferito i risultati di uno studio di Fase II di 28 giorni sul VX-950 somministrato in combinazione con Peg-interferone e ribavirina. In questo studio, 12 pazienti su 12 presentavano livelli di RNA di HCV nel plasma al di sotto del limite di identificazione(10 IU/mL) a 28 giorni. Non sono state segnalate interruzioni di terapia né reazioni avverse di seria entità. Negli studi precedenti le segnalazioni più serie di reazioni avverse sia per i pazienti con placebo sia per quelli con VX-950 sono stati il mal di testa, urinazione frequente e sintomi gastrointestinali.
I ricercatori di Vertex sono stati i primi a identificare la struttura cristallina tridimensionale della proteasi per l'HCV ed per mezzo di approfondimenti strutturali sono arrivati alla progettazione di piccole molecole di inibitori della proteasi per l'HCV, compreso il VX-950.
Informazioni su Vertex
Vertex Pharmaceuticals Incorporated è una società globale di biotecnologia impegnata nella scoperta e nello sviluppo di nuovi farmaci a molecole piccole per le patologie più gravi. La strategia della Società è di immettere sul mercato i propri prodotti sia attraverso canali indipendenti sia in collaborazione con le principali società farmaceutiche. La filiera di prodotto di Vertex è incentrata principalmente sulle patologie virali, infiammatorie, a carico del sistema immunitario e sui carcinomi. Insieme a GlaxoSmithKline Vertex promuove l'inibitore della proteasi per il virus HIV, Lexiva.
Safe Harbor Statement
Il presente comunicato stampa potrebbe contenere dichiarazioni previsionali,fra cui la dichiarazione che (i) i pazienti affetti da virus HCV trattati con una monoterapia di VX-950 per 14 giorni potrebbero riacquistare la sensibilità al VX-950; e che (ii) il livello di espressione dei geni sensibili all'interferone potrebbe essere ripristinato con il trattamento di VX-950. Sebbene la direzione faccia del proprio meglio per essere il più accurata possibile nelle dichiarazioni previsionali, alcune di esse sono soggette a rischi e incertezze che potrebbero determinare risultati effettivi di Vertex sostanzialmente diversi. Fra tali rischi e incertezze figurano, fra gli altri, il rischio che gli studi futuri possano non confermare le aspettative basate su studi precedenti e a cui si fa riferimento in questo comunicato, e altri rischi elencati alla voce Fattori di Rischio nel modulo 10-K di Vertex depositato presso la Securities and Exchange Commission il 16 marzo 2006.