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Malattie del fegato, test gratis a Como

«Sapere per guarire» è lo slogan delle prime due giornate comasche dedicate all'informazione e alla prevenzione delle malattie del fegato, in programma il 22 e il 23 aprile. Nella Galleria del Broletto di piazza Duomo si potrà, liberamente e gratuitamente, raccogliere materiale informativo, consultare uno tra gli 8 medici epatologi presenti e sapere, in tempo reale, la condizione di salute del proprio fegato mediante il test delle transaminasi. Prevenzione e diagnosi precoce sono le parole d'ordine della campagna di sensibilizzazione patrocinata da Comune e Asl di Como, in collaborazione con Sant'Anna e Valduce e presentata ieri a Palazzo Cernezzi da Paolo Mascetti, vicesindaco e assessore alla Sanità e da Giorgio Bellati, epatologo e primario al Sant'Anna.

«Le malattie del fegato sono asintomatiche - ha spiegato Giorgio Bellati - Proprio per questo un'analisi precoce significa molto spesso salvare la vita alle persone». Il primario del Sant'Anna, dove annualmente vengono effettuate circa 2.500 visite epatologiche, si è poi soffermato sull'incidenza delle malattie del fegato commentando i dati raccolti insieme con Giorgio Minoli, direttore di Gastroenterologia al Valduce. In Italia, Paese al primo posto in Europa per numero di soggetti colpiti da malattie croniche al fegato (epatite B e C, alcol, droga, obesità e malattie metaboliche), «ogni anno muoiono circa 30mila persone (10mila solo per epatite C) per complicanze della cirrosi epatica o per tumore al fegato», ha detto Bellati.

Tra le malattie del fegato, l'epatite C è la prima causa di cirrosi. Metabolizzatore delle sostanze tossiche prodotte o introdotte nell'organismo, protagonista dei procedimenti che consentono la coagulazione del sangue, la digestione e l'assorbimento dei grassi, il fegato è un organo prezioso, che va protetto.

«Le donne - ha concluso Giorgio Bellati - non dovrebbero assumere più di 20 grammi di alcol al giorno. La soglia limite per gli uomini è invece di 40 grammi giornalieri».

Paolo Contangelo



Fonte: corrierecomo.it

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