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L’Egitto a un passo dall’eliminazione dell’epatite C

Prevalenza diminuita di 26 volte in poco più di 10 anni; l’87% della popolazione positiva ha ricevuto una diagnosi e il 93% un trattamento curativo

Era uno dei paesi al mondo con i più alti tassi di presenza di epatite C. In poco più di dieci anni è riuscito a diagnosticare l’87% delle persone con l’epatite C e fornire un trattamento curativo al 93% di quelle a cui è stata diagnosticata l’infezione. È il record dell’Egitto riconosciuto oggi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha conferito al paese africano lo status di "livello oro" nel percorso verso l'eliminazione dell'epatite C secondo i criteri dell’Oms. È il primo paese al mondo a ricevere questo riconoscimento. 

«Il percorso compiuto dall’Egitto da uno dei tassi di infezione da epatite C più alti al mondo all’essere sulla via dell’eliminazione in meno di 10 anni è a dir poco sorprendente”, ha affermato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. «L’Egitto è un esempio per il mondo di ciò che può essere ottenuto con strumenti moderni e con l’impegno politico ai massimi livelli per utilizzare tali strumenti per prevenire le infezioni e salvare vite umane. Il successo dell’Egitto deve dare a tutti noi speranza e motivazione per eliminare l’epatite C ovunque».

All’inizio del millennio, circa il 10% della popolazione adulta egiziana aveva l’epatite C. Oggi la percentuale è lo 0,38% ed è uno dei più bassi al mondo.

A rendere possibile questo traguardo, un impegno sanitario senza precedenti, che è culminato in una straordinaria campagna di test e cure gratuiti per l’epatite C (denominata '100 milioni di vite sane’) che ha portato al test oltre 60 milioni di persone e al trattamento di oltre 4,1 milioni di persone con gli antivirali ad azione diretta che hanno garantito un tasso di guarigione dall’epatite C del 99% tra le persone che hanno ricevuto il trattamento.

«Con il suo impegno per eliminare l’epatite C, l’Egitto è riuscito a sottoporre a test praticamente tutta la popolazione ammissibile e a curare quasi tutti coloro che convivono con il virus», ha detto Ahmed Al-Mandhari, direttore regionale dell’Oms per il Mediterraneo orientale. «Ciò rappresenta un terzo dei 12 milioni di persone che vivono con l’epatite C nella regione del Mediterraneo orientale».

Fonte: healthdesk.it


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