trasmissione malattia e terapia antivirale
Gent. Dott.
Nel 1992 mi fu diagnosticata una epatite C, non fu possibile individuare il genotipo per il basso livello di viremia. Venni curato con 2 cicli di 6 mesi di interferone, i valori rientrarono subito nella norma, nel primo mese del secondo ciclo. Dopo la cura e a partire dal marzo 1994, ho sempre avuto le transaminasi nella norma e HCV qualitativo e quantitativo negativi. Questi valori nella norma sono sempre stati confermati nei controlli periodici fatti per più di venti anni. Diversi specialisti in epatologia consultati mi hanno sempre detto di vivere con serenità la mia vita sessuale, perché, date le mie condizioni, non c’è pericolo di trasmettere il virus; tuttavia, alcuni medici mi hanno detto che magari il virus può non essere rilevato nel momento delle analisi, ma essere presente il mese dopo, per scomparire di nuovo nel mese successivo. Data questa incertezza ho evitato rapporti sessuali in questi anni.
Il 9 marzo 2020 nel controllo annuale le transaminasi sono risultate nella norma, ma l’HCV dubbio, perché l’HCV Qualitativo = rilevato e l’HCV Quantitativo < 12 (range di linearità 12-10,0*10^7UL/mL).
Ho ripetuto gli esami 27 giugno 2020 e le transaminasi erano nella norma e HCV qualitativo = non rilevato, HCV Quantitativo = non rilevato.
Ho fatto ulteriori controlli il 20 novembre 2020 e il 19 aprile 2021 con transaminasi sempre nella norma e HCV Qualitativo = non rilevato, HCV Quantitativo = non rilevato in ambedue i controlli.
Ho due domande:
1. Posso vivere la mia vita sessuale (senza preservativo con una partner fidata e fissa) senza la preoccupazione di trasmettere il virus?
2. Sarebbe possibile fare la cura, a mie spese, con i medicinali di ultima generazione che sembrano eradicare definitivamente il virus, anche se attualmente le mie transaminasi sono nella norma e gli HCV qualitativi e quantitativi risultano tutte e due non rilevati?
Sono consapevole che quest’ultima domanda è in qualche modo contradditoria, ma è per uscire dall’incertezza e anche dal timore che col procedere degli anni la mia situazione posso peggiorare, visto che le persone infettate da HCV possono sviluppare epatocarcinoma.
Devo fare una fibroscan del fegato? Lo scorso anno, durante l’ecografia annuale di fegato e addome, lo specialista mi disse che non c’era bisogno di una fibroscan.
Grazie per la vostra attenzione
Cordiali saluti
Nino Di Ramio
L. RotaS. FagiuoliStaff Sanitario USC Gastroenterologia, Epatologia e Trapiantologia
ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
Buonasera in assenza di virus non sussiste indicazione a terapia anti virale, il rischio di contagio in assenza di virus parimenti non sussiste( peraltro rischio bassissimo per rapporto sessuale con partner fissa)
L’esecuzione di fibroscan e’ consigliata per definire il quadro di fibrosi epatica